Una parte fondamentale della nostra strategia ecologica al Gradient Canopy è incentrata su un tipo specifico di albero: le querce. Alberi iconici del paesaggio californiano, le querce un tempo dominavano la Silicon Valley. Le querce autoctone tollerano la siccità, resistono agli incendi e sono efficienti nel rimuovere l'inquinamento atmosferico e nell'assorbire l'anidride carbonica. Inoltre, gli ecosistemi di querce supportano una diversità vegetale e animale tra le più elevate della California, con 2000 specie di piante e circa 5000 specie di insetti. Altre centinaia di uccelli, mammiferi e animali selvatici fanno affidamento sulla prosperità dei boschi di querce per trovare cibo, ombra e riparo.
Abbiamo collaborato con scienziati del posto per progettare una copertura arborea collegata per il paesaggio, che comprende querce e altre specie arboree autoctone come l'ippocastano dell'Ohio, il platano occidentale e il salice. Una tettoia collegata crea corridoi per la fauna selvatica attraverso l'ambiente costruito e mitiga l'effetto isola di calore urbana.
Le piante autoctone che favoriscono l'impollinazione fungono da sottobosco agli alberi autoctoni del Gradient Canopy, fornendo risorse per farfalle, uccelli e api locali. Una parte del paesaggio è stata progettata per supportare in modo specifico la popolazione di farfalle monarca occidentali, applicando le migliori conoscenze scientifiche a disposizione per creare il giusto mix di piante di asclepiade, che accolgono le uova e i bruchi di monarca, e di fiori, che alimentano le farfalle di passaggio durante la loro lunga migrazione.
Al Gradient Canopy, abbiamo unito piante autoctone che favoriscono l'impollinazione con aiuole coltivate e cassette per le api al fine di raggiungere l'obiettivo di agricoltura urbana del programma Living Building Challenge, che mira a offrire alla comunità cibo fresco coltivato a livello locale. Due aiuole in loco forniscono prodotti per le nostre caffetterie e per le cucine didattiche dei Googler, oltre a fornire una dimostrazione di come il paesaggio autoctono e il giardinaggio produttivo possano lavorare insieme per una produzione alimentare locale più resiliente.